domenica 24 marzo 2013

Al Parchetto

E' bello avere un animale domestico.
E' bello prenderlo e portarlo al parco.
E' bello fermarsi e scambiare qualche parola con chi, come te, è lì a far sgranchire le zampine al peloso di casa.
Ed è andata proprio così. Volevo portarla fuori, la mia cagnolina. Con pochissimo tempo a disposizione  ho optato per un mini parco osceno, un giardinetto recintato con qualche albero qua e là.
Era deserto. La canetta mi guardava come a volermi dire "Uè, insomma, mi porti in questo posto di merda e non c'è neanche un cane con cui correre un pò?".
Da lontano scorgo una ragazza. Cane e bambina dotata. Perfetto. Stimolo la mia a stringere amicizia.
"vai, guarda lì, cagnolino! carino! vaii!"
Lei parte. La bambina si esalta, il cagnolino la insegue. Tutto perfetto.
La ragazza si avvicina. Noto che è un pizzico ansiosa. Mi chiede di tutto. Da che marca di croccantini do alla mia, che parchi frequento e che tipo di collare antipulci è migliore. Induce il cagnolino a seguire la mia nella speranza che il piccolo, per spirito emulativo, si adoperi a fare un bisognino ("sa, il veterinario mi ha detto che se vede altri cani fare la cacca magari li imita").
Però io non sono diffidente. Penso solo che abbia poca dimestichezza.
Le dico che la mia cagnolina purtroppo è risultata positiva al test della leishmaniosi (una sorta di malaria dei cani, una brutta malattia che non guarisce ma che presa in tempo si tiene sotto controllo).
Alla parola Leishmaniosi la tipa impazzisce. Per un attimo ho pensato alla schizofrenia.
Inizia ad urlare come un'ossessa. Con sforzo capisco che sta cercando, nel panico, di chiamare la bimbetta (presa a tirare un bastoncino alla mia povera cana). Corre verso di lei. Le strappa il bastoncino dalle mani e la prende in braccio alla meno peggio. urlando richiama il cagnolino che a quel punto era terrorizzato. Acchiappa pure lui, e indietreggiando nel panico più nero mi urla che lei lo sa, "il veterinario me l'ha detto che si attacca ai bambini".
Non ho potuto ribattere. Non c'era posto per una parola. Le sue urla concitate e la velocità con cui si è dileguata nel nulla con bambina grassoccia e cane in braccio, non mi hanno consentito di dirle pacatamente che la leishmaniosi non si attacca. nè da cane a cane nè da cane a bambino.
Dopo circa 7 minuti io e la mia canetta ci siamo ritrovate completamente sole.
A STO PUNTO SPERO DI PRENDERE LA TIGNA COSI' SE MI RICAPITA RIESCO A COMPRENDERE.


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