giovedì 21 marzo 2013

Ti ascolto

Sono in macchina con mia madre, attenta ascoltatrice.
Mi ricordo che devo fare una telefonata, una giornalista ha appena finito di leggere il mio libro, non ancora pubblicato.
 Sono curiosa.
 "Mamma scusa, faccio una telefonata, ho dato quello che ho scritto a una giornalista e mi dice che ha commenti per me"
"figurati, chiama, chiama"
"Pronto? allora?"
bla bla bla bla (lei parla, mi dice cose intelligenti, preziose)
"Figurati se aspetto di incontrarti per sapere che ne pensi del mio LIBRO.... ma va! non ho bisogno che mi scrivi le tue notazioni... dimmele per telefono..."
La conversazione prosegue per qualche minuto.
Attacco.
"E chi era amore? un'amichetta?"
"Era la giornalista! figuriamoci, voleva scrivermi i suoi commenti o farmi aspettare e parlarmi di persona! pazza"
"non ho capito perchè... lei ti ha scritto qualcosa?"
"no, voleva scrivermi dei commenti a quello che ho scritto io!"
"perchè tu hai scritto qualcosa? ma per il convegno di oggi?"
"no mamma, le ho dato quello che ho scrittooo" inizio a perdere la pazienza.
"E lei quindi ti deve scrivere qualcosa?"
 "mamma, IO HO SCRITTO, lei doveva dirmi cosa ne pensava"
"ahhhh e scusaaa, non avevo capito! ma cosa hai scritto? sempre per oggi?"
"cosa ho scritto, mamma?"
"che ne so io! cosa hai scritto?"
"ho scritto un libroooooo!"
"ah, già"
"ah già!"
 "oh" parte un pizzichino risentita, "non ci ho pensato"

 I FIGLI FATELI GIOVANI, E MANGIATE TANTO PESCE. MI RACCOMANDO!!!!!

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